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Pubblicata il 18/05/2007
Non versuta mente m'aiutò
quel dì che,
senz'opera alcuna,
il tuo genio avvinsi
ed incauto accolsi
i prodi plausi salottieri
ch'agile menavi,
fra i denti la lingua
triviale,
ad alta voce
sulle genti d'idoli mai paghe
che infin di vanità,
la mente mia,
s'affogò,
ad ingrossar le file
degl’esecrati smargiassi
ch’allignano sul vento del proprio nom.
Non versuta mente
allorchè ben credei
dei tuoi lustri fidar
che d’effimera trama
eran’avvolti.
Mai avrei dovuto capitolar
al lussurioso appello
del bel corpo conservato
Che per me solo promettevi
Finchè il patto
avrei onorato.
Mai, ma l’ho fatto e ancor pago
Il mio misfatto.
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