Leccami.
Guariscimi.
Non esiste nulla
tranne, forse,
questo riflesso
abbacinante.
Il caldo, qui,
invoglia me
e le corolle delle fiori
che si aprono
senza criterio:
il loro principio è
un’architettura
difforme
da tutto ciò che
puoi verificare.
Le gambe che vedi
stanno dischiuse.
Le mie gambe sono
bagnate.
Distruggeremo
tutte le città del mondo
con una ferocia che
solo a noi è nota.
Distruggeremo
tutte le città del mondo
con il seme in una mano,
il pugnale nell’altra.
Leccami.
Leccami.
Leccami.
Leccami.