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Pubblicata il 04/06/2002




Quel cuscino sembra neve, adagiato
sulla finestra opaca del tuo sguardo.
Zittisce l'inverno e ricordi cupi,
ci appoggi pensieri antichi
ed il dolce peso dei tuoi gomiti stanchi.

Barriera di piume,
consolava il neonato pianto;
sfiorava poi,
il puro viso di bimba curiosa;
testimone prezioso,
di vissute passioni dell'amato,
evento lieto di nuova vita.

E' rimasto solo lui a proteggerti,
vecchio compagno silenzioso
tra un vetro e l'altro,
aspettando ogni anno l'inferno...
lo schiudersi dell'odiata primavera.
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dovrei adurlarti ancora per questa gran poesia, ma poi di abitueresti troppo bene.
l.o.k

il 04/06/2002 alle 16:02

"Tra un vetro e l'altro"....cosa c'è, tenera Alidivetro?
L'abbandono sul cuscino o lo schiudersi meraviglioso della tua primavera?
Io lo so che tu sai la risposta.
Non ti deludere. La tua ricca penna merita i colori.
Sempre con lo stesso affetto.
Massimo

il 04/06/2002 alle 17:16

Tenero il simbolo del cuscino come catalizzatore del rifugio nelle varie fasi della vita, di fronte agli spettri che temi. Ti auguro di trovare la felicità di cui hai diritto per nascita.
Ciao
Axle

il 08/06/2002 alle 20:25