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Pubblicata il 03/03/2007
Ti chiamano Amore

A te piace così tanto
tanto da spogliarti dei vestiti
di te stessa
dimenticando il nome
inciso addirittura sulle chiavi
di casa

Ti chiamano Amore

A loro piaci così tanto
indossando la veste bianca
di seta fina, trasparente
distesa sul marmo antico
scalfito

Ti chiamano Amore

t’abbandoni al primo mattino
ed è notte con un solo lamento
mentre cresce e t’avvolge
il rampicar di rose candide.
Spine lacerano la pelle
tingono il lino del sangue
sgorgato

Ti chiamano Amore

Quelle lingue che
adesso, fameliche
tra zuffe e strattoni
leccano la vita colante
lungo la fredda pietra

Mi chiamano Amore

Ripeti strozzata
nel respiro, nella voce
violata
anche nell’approssimarsi
della morte

Ebbri t’abbandonano
mentre le rose rosse
grondanti
sfioriscono.
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troppe cose si chiamano amore e non gli somigliano neppure
ciao
ll.

il 03/03/2007 alle 20:10

l'evoluzione di un sentimento, la nascita, la crescita, il suo sopirsi, il suo annientarsi...molto bella! Un saluto Eli.

il 04/03/2007 alle 23:38