Pendendo sempre
come bilancia
su uno dei miei due lati
senza trovare staticità,
trasportando sentimenti
di( )versi
su e giù
come un ascensore
senza piano terra,
aumentando e diminuendo
la voglia di gioia
come mercurio
di un termometro
senza lo zero
e vedendo sempre
il colore
della natura scendere
non solo sulla mia pelle,
come su un camaleonte,
ma anche sotto essa,
dentro le mie pupille,
nelle mie parole,
ho dimenticato
il mio colore…
forse non l’ho mai conosciuto…
forse non l’ho mai avuto…
e mi sento un uomo
che levata una maschera
ne trova un'altra sotto
senza riuscire a vedere
il suo vero volto.
Mi sciolgo
in pioggia
e chiedendo un passaggio
alle vetture del cielo
cadrò per il mondo
in cerca del colore
che mi possa dare essenza.