PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/06/2002
Alla stessa ora di ieri
oggi mi perdo su sentieri
seguendo il filo di un sogno
per uscire dal labirinto
e svegliarmi da un incubo
ma faccio fatica a ricordare
quello che ho dimenticato.

Sui titoli dei giornali
vedo annegare
i miei sogni tropicali
tra oasi di benzinai
e isole pedonali
sognando il mare
anche se non so nuotare.

Se il sole
è un fascio di fibre ottiche
nuoto tra onde magnetiche
di un mare che qui non c’è
ma distrugge castelli di rabbia
scolpiti nella sabbia bagnata
dalla pioggia di un’estate fa.

Disegno un sorriso
con le dita sullo specchio
senza credere in me stesso
e cammino sul filo
in equilibrio con il rischio
di cadere nel niente
bagnato dalle lacrime.

Sui vetri di un bar
si specchia una città vuota
con le sue pubblicità
e tutto il resto è noia
in questi giorni d’estate
sempre più caldi.

L’asfalto sudato
è un miraggio nel cemento
che mi regala questa città
mentre la mente fa e disfa
tanti castelli di rabbia
graffiati dalle grida del vento
che si perdono nel tempo.
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La rabbia sta nel passare l'estate in città
ma è vero nella mia poesia
si legge la rassegnazione più della rabbia.

AirBag.

il 29/08/2002 alle 12:32

Alcuni spunti...
piuttosto buoni...
per te!
e comunque ha vinto un premio
ad un concorso.

Con stima ed amicizia.
AIRBAG.

il 31/01/2003 alle 13:34

La rabbia sta nel passare l'estate in città
ma è vero nella mia poesia
si legge la rassegnazione più della rabbia.

AirBag.

il 08/02/2003 alle 21:28