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Pubblicata il 18/01/2007
Il vento un giorno mi ha portato in un grande castello
e una nuvola mi ha raccontato una storia,
quella di un bimbo dagli occhi chiari come l'acqua
incatenati ad un ricordo troppo grande.
Solo
senza neppure i suoi pantaloni più cari
credeva che il Dio lo avesse fatto per gioco.
Poi la nuvola continuò
e raccontò il suo sogno di libertà
lì vicino al mare
una principessa gli avrebbe aperto il cuore
l'avrebbe abbracciato facendolo sentire come all'equatore.
Gli occhi erano chiusi in altri uguali ai suoi erano riflessi.
Lui impaurito aspettava il treno,
quello giusto verso la libertà,
ma i treni erano tanti
e gli occhi ormai stanchi.
Poi un giorno col ciel sereno la nuvola sparì,
si trasformò in acqua,
arrivò nel mare
per andare dalla principessa a sussurrare
che il bimbo era pronto a partire.
Così lei arrivò
su un treno
con in dono un arcobaleno.
Gli occhi eran chiusi,
stillavano lacrime
questo è il suo treno per la felicità.
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Come ogni favola che si rispetti è d'obbligo il lieto fine.
Un saluto, mati.

il 19/01/2007 alle 16:30