PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/12/2006
Nell’acquario siderale dello sguardo
frammenti d’immagini azzurre.
Attraverso cristalli di lacrime
ho visto la grandezza del cielo
e la luce delle parole mai dette.
La speranza mi vestì da maschera
a camminare il credo del cuore,
ma nelle fiamme, abbandonate dal sole,
le vibrazioni raschiavano il silenzio
per la cieca libertà del vivere.
Poi, vidi la verità.
Stava seduta sulla nuda roccia
come un’amante segreta
a tracciare sentieri d’infinito.
Il cielo, aperto al nuovo domani,
m’apparve con i colori dell’arcobaleno,
si soffermò nel vento dell’ignoto
e incominciò a ricacciare le paure
per abbracciare la purezza
e l’ingenua incoscienza degli eroi.
Chimiche reazioni si fecero insistenti
per divenire sabbia già caduta
dalla parte più bassa della clessidra.

Gino Rodi
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