PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/12/2006
Come valanga che dirocci
sui pendii del destino
rotola la vita. Il durare
nostro, il tempo assottiglia,
falcifero trancia memorie,
edace ad una ignota muraglia
crepuscolare ci accompagna
per un viaggio senza ritorno!
Computando disparir di giorni,
dietro di noi, coperti da rughe
appassiscono amori e ricordi.
E’ negli anni corsi veloci
che smagata e falotica
muta la vita e, il cuore,
veleggiando senza rotta
non arremba ad una proda!
Tronchi difettosi d’alburno
per secchezza di stagioni
sitibondi a giochi d’amor
disillusi poi più non accorriamo;
confinati in cuprei dumeti,
impigliati tra grovigli di spine
afrorose essenze respiriamo;
naufraghi del tempo
alla deriva per malinconie,
atri gorghi alle nostre grida
accorrono con le loro spire
a ghermire animo turbato!
Se non si vuole annegare
bisogna lottare per trovare terra,
rinvigorisi per avvinghiarsi
alle spalle di una speranza,
alzare gli occhi al nubilo cielo
perché si inazzurri domani!
Impetri pure il petto ansio
perché la cupa notte
con un alluccichio ci accolga
sul glabro ciglio del vuoto!
Oh l’ansare per lento svanire,
l’apnea del cuore costretto
tra compressioni e dilatazioni!
Potessimo qualcosa afferrare
dall’irriducibile flutto che tutto
trascina e per sempre porta via!
Non vi è canto che ci culli
e ci calmi poi che natia illusione,
smorendo, l’anima svuota
e spiraglio nega e ci chiude.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)