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Pubblicata il 13/12/2006
Perduta e ripensata amica
un anno di assenza piena
non cancella l’inciso ricordo
che come cicatrice resta .
Il calore di un sogno, sai
di me prese possesso
quando dal nulla emersa
in incognito ti incrociai
nell'attimo che brucia
Se almeno un giorno,
mi adducesse lauto un sorriso
respirando
ancora mi illuderei
che da te fuggito
poi mi abbia raggiunto
con la tenacia e il passo
di colui che, stanco di miserie,
salpa in cerca di fortuna
per dove qualcuno l’aspetta.
Ma nulla esplode né vira
tutto trascorre svogliato
da tempo quasi infinito!
Inesorabile e crudo
un divenire affievolisce ogni luce
il cuore ombre sposa
e nell’oggi uguali all’ieri
si perdono sogni e colori.
Verrà domani e nulla accadrà;
come sempre, svanirai di nuovo.
Raccolte negli occhi
disseccheranno al sole
le speranze che hanno
guidato uno sguardo
e illuso una mente
nutritasi di sale greco.
Ah, come rabbrividisce
questa mia vita romita
a cui nessuno parla
e neanche tu ascolti!
Se imprudente affiorassi
dallo spesso fondo che ti serra
riposerebbero gli occhi!
Nel cielo me ne andrei
cavalcando nuvole rosate
addolcito dal solo pensarti
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Bellissimo e toccante testo...non solo letto ma profondamente sentito...

il 08/05/2021 alle 20:03