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Pubblicata il 03/11/2006
L’unguento balsamico

del ricordo non spetta

a chi fu gramo.


Vano e folle è

il vostro meaculpa ,

ora è troppo tardi.


Vi sono compagni

un paio di vermi

che cercano ancora

qualcosa di buono

in voi, quella bontà

che in vita, posseduto , ahimè,

non avete giammai.


I marmi attorno sentenziano silenziosi.


Troppi dolori e pianti

faceste scaturire

con pervicace crudeltà.


La nera signora compì

disutile fatica a calar

la lama su anime

che non vissero

che per nuocere e ferire.


Ormai di legno,

cercate riposo,

ma sono troppi ancora

a piangere fra coloro

che vi amarono

e credettero in voi.


Vi accompagna solo il vento giallo d’autunno.


Vi turbano le grida della civetta?


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