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Pubblicata il 19/06/2006
Accento da destare come fronda
si allontana se indugi un sorriso.
Presente turbare di distendi.
Scuote la mano la virtù in cuore che annodi
covando la tiranna luminosa notte a cadere.
E intorno socchiusi silenzi di confine
meraviglie bambina donna in quegli sguardi
vesti il destino sul giro dello specchio del tempo.
Quieta signora bianca
creatura giovinezza
non torna
t'afferra
domani.
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t'afferra domani....( infine ,dove? )

il 20/06/2006 alle 15:11