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Pubblicata il 13/06/2006




Ferro su ferro
sferraglio onirico
in mete parallele
a correre nei tepori
di tarda primavera

Cioccolato e fragola
ad ombra di torre
sguscio di risa
di donne ciarliere

Valli
orifizi
abissi
a precipizio di montagne russe
in pelle vellutata
(Ah gioventù perduta!)
di grida soffocate
in opportune mani
nel piano terra
di un tre stelle

Pallottole fodero
in fondente amaro
nel mostro d'acciaio
a meta di ritorno

Al fine sguardo perso
osservato da anonima
ancella sorriso avorio

"Io ti conosco" sussurra
lieve in vestito rosso
di scollatura generosa

Sorrise con sguardo invitante
appuntandomi aria di lascivia
per giorni futuri

Baciai parco la mano
nel fine corsa
congedandomi in fretta

Concentrai i sensi
nel treno di casa
dimenticando amori anonimi
e la donna in rosso



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c'è un qualcosa di onirico e misterioso che mi sfugge in questi versi...

il 14/06/2006 alle 16:26

Se a aLadylunaa sfuggi qualcosa io penso di afferrare tutto.
Potrebbe essere una specie d’oro mentre il suicidio s’appressava al principio della fertilità?
Oppure metà morire molto e molto per tentare di sapere se l’aria e il deserto allarga la notte?
Scusa la mia dissertazione..
ciao viana

il 15/06/2006 alle 17:10