PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/06/2006
E mi sento impotente di fronte a una corrente
che non è la mia
mi trascina ancora più al largo in questo
sconosciuto oceano
sdraiata su una zattera logora devo solo respirare
devo....ma anche il respiro non dipende da me
viene da se
e non so che altro fare se non attendere
aspettare cosa?
strana sensazione l'attesa senza risposta
forse l'ultimo respiro.

E il pensiero vaga sui ganci dei ricordi
l'anima si salva da se
si slega e si avvia oltre il tempo
percorrendo lidi già esplorati
nei colori di terre vissute e di tesori trovati
a immagini di te.. l'autunno nei tuoi occhi
l'estate nel tuo cuore
un uragano cancellò ogni stagione
che vuoi che sia?

E non c'è niente che io possa fare
ho perso tutto sono rimasta io
stanca di sperare
stanca anche di respirare
non avrò più le cose di prima
questo lo so da....
quanto tempo è trascorso non lo so
non ha importanza

E questa infinità di azzurro e di moto
calmo o molto mosso
è abitudine di un corpo disteso
non ha più scopo di essere
ogni cosa che avrei voluto era fantasia
ogni cosa inseguita era immaginazione
ogni cosa valida erano sogni
io non sono padrona di me
non sono l'artista del mio presente
e del domani
non sono nelle mani di nessuno.
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Molto bella questa lirica, anche se amara.
E stupenda, la chiusa!
Ma non sono d'accordo su questa insoddisfazione.
Tu sei un'artista e devi "dare" la tua arte alla Società: per gli Artisti è un dovere, in cambio del dono che hanno ricevuto.
L'altro verrà dopo, credimi, Laura!
Vedrai!
Non potrà mancare ad un'anima semsibile come la tua!
Voto massimo.

il 07/06/2006 alle 20:37

Si condensa nei versi la tua malinconia velata di tristezza e di voglia di abbandonarsi al nulla.
Ma, come dice Ulisse, devi reagire e dare di te il meglio, in nome della passione che ti abita.
Ciao, mati.

il 07/06/2006 alle 23:25

non è malinconia nè sconforto è semplicemente un' attesa obbligata dagli eventi della vita di cui non si può nè combattere nè tantomeno andare controcorrente,perchè non si ha nulla, quindi si accetta e ci si lascia trasportare dal mare, finchè qualcosa offrirà l'oceano ( l'anima) e potrebbe essere una vela per il naufrago affinchè lo trasporti dolcemente in terra nuova o la morte.
Questo è in sintesi....
ciao

il 12/06/2006 alle 00:09

Per un artista attraversare un lungo periodo senza ispirazione è come trovarsi in balia dell' oceano....
viene a mancare l'estasi e resta il tormento

il 12/06/2006 alle 00:13

tutti noi, prigionieri nella corrente degli eventi..

il 08/07/2006 alle 14:19