PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/05/2006
Riavvolgo ogni lacrima
alle sue radici,
ripiego le sete
del mio credo,
asciugo l'attesa
da ogni bisogno,
divelgo la fame
dai miei occhi,
immergo i polmoni
in liquidi silenzi,
estraggo dall'anima
ogni scheggia divina.

Di me cosa resta?

La tua assenza sfigura i miei sogni
ed io mi riduco a carne esangue.




  • Attualmente 4.33333/5 meriti.
4,3/5 meriti (3 voti)

" estraggo dall'anima ogni scheggia divina " è il verso che più mi piace.

il 22/05/2006 alle 14:52

E' quello più doloroso

il 22/05/2006 alle 15:51

hai messo quel titolo perchè è odioso dover dare dei titoli per forza oppure c'è un motivo?

A me piace particolarmente
"asciugo l'attesa da ogni bisogno"

la tua poesia ( per come l'o capita io ) rende bene l'idea di quando esausti dopo qualcosa che è finito ci si prepara lentamente ad una lenta immunizzazione per il futuro....
mah!

il 22/05/2006 alle 17:54

Il titolo ha un significato preciso. Hai presente il codice Morse?

I preparativi ci sono, ma la loro funzione è più quella di un rito scaramantico. Intanto, comunque, ci si prepara...

il 22/05/2006 alle 18:11

Eh sì, a volte servono i pizzicotti per capire d'esser vivi!

il 06/06/2006 alle 15:34