PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/04/2006
Bigio il cielo,
vuota la mente,
avara la luce.

Tamburi sovrumani
miravo
ove il mondo ha fine;

pallidi artigli
udivo
squassare l'aria;

vento impazzito
sentivo
ruggirmi in petto;

mare guerrier
animar
la loro furia.

Qui
dove i figli della natura
uniscono il loro respiro
e riaffiora
la forza che li turge.
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Esistono luoghi sulla terra, punti di convergenza, in cui le llinee energetiche, le linee mistiche si uniscono. Sono in questi luoghi che si possono sentire i poteri, le forze e la Natura. Un tamburo che batte ritmico, cadenzato...richiama nella nostra memoria un debole scampolo di ciò che eravamo e che vorremmo essere di nuovo. Bella.

il 15/04/2006 alle 16:20

Bella Poesia. Sei una delle mie preferite.

il 20/11/2009 alle 15:16