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Pubblicata il 26/03/2006
“ E la donna chiamata
a combattere la paura
si fece strada tra banchi di tenebre

Aprì la mano cercando
Un volto sicuro
Ma continuò lei sola

Davanti a quel dolore
Il coraggio di lei
Ricacciò indietro il pianto

Nulla vide, ma s’immaginò
Splendente la prima luce
Che illuminava il suo ritorno.”
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Ci son dolori che fino a un cero stadio possono essere rassicurati dai volti cari, ma se si vogliamo affrontarlo dobbiamo farlo con le nostre forze, te lo senti addosso quel coraggio che nasce dentro! con affetto nadi

il 26/03/2006 alle 17:01

oniricamente dolce e dolorosa
molto bella

il 26/03/2006 alle 18:08

Sempre un piacere leggere le tue belle poesie....

il 26/03/2006 alle 18:39

snoccioli la poesia come un rosario..bravo!

il 26/03/2006 alle 20:43

E' una forza che giunge improvvisa, come lampo nella terra della solitudine e del dolore, un abbraccio, mati

il 26/03/2006 alle 22:31

Grazie a tutte voi..siete sempre voi a illuminare i miei scritti... coi vostri intensi soggiorni costruite l'emozione che io abbozzo e che grazie a voi riesce a vivere...

il 27/03/2006 alle 00:09

Bella questa luminosa immagine di speranza in un momento di dolore molto duro..
Un caro saluto
antonia

il 27/03/2006 alle 08:22

grazie antonia..un saluto affettuoso fra

il 27/03/2006 alle 16:11

ciao cara sonia, tante grazie..si sto bene, mi raccomando anche te respira sempre coi soffi sereni della speranza..un bacio fra

il 27/03/2006 alle 16:13

Questa donna che soffre diventa archetipo del coraggio dell'uomo davanti alla sofferenza: nei versi finali ho letto il bisogno di lei di attenuare la pena con un immagine luminosa, forse del passato, che lenisca il buio dei presente. Molto bella. Marina

il 28/03/2006 alle 11:03

Ciao cara Marina..si è proprio così..è nata pensando a un difficile periodo vissuto da mia sorella, che con le sue soli forze è uscita da una situazione in cui il suo cuore ha vacillato..ora sta bene perchè il coraggio della sua anima ha vinto..grazie fra

il 28/03/2006 alle 18:26