Non è che silenzio questo vuoto spaziale,
sono polveri di malinconia e tristezza
che volteggiano nell'aria immobile,
soffocando un respiro di luce.
Ed il sorriso, compagno del pianto,
mi si stringe tra le costole rotte,
si annega nel fondo giallastro
d'un bicchiere mandato in frantumi.
Adesso attendo, silenzioso in questa stanza,
che il vento bussi alla mia finestra,
lasciandomi in bocca,
l'amaro gusto della notte tra i capelli.