Ritroverai in una piega nascosta
del tempo margherite tra scartocciati
fogli pieni fin fuori dai bordi
di parole sconnesse ed enormi.
E tutto un mondo che è tondo e quadrato,
ramificato ché niente sia smarrito,
che sia ricordato in eterno il colore
del cielo, e del tetto e del sole.
(Si usano molte congiunzioni
a non conoscerne il nome).
Piangerai, già lo sai: ti tremerà il cuore
per aver creduto in ciò che fu perduto,
per le rosse mele che non han sapore,
perché fu reale, e saprai che altrove
ci sono nuvole che il vento non scompone,
fumi di ciminiere che non hanno odore,
grassi steli di fiore, api cristallizzate
nel volo, porte dove non si può entrare
(e il nome tuo cubitale
da non potersi sbagliare).