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Pubblicata il 22/09/2005
Svegliato da poco
dal tuo respiro agitato
di un sogno egoista
che non vuole lasciarti.

Mi giro a guardare
il sudore che cola
ei tuoi occhi chiusi
a chieder perdono.

Penso a quella notte
la prima di lussuria
nel tuo abbraccio materno
mosso da forte piacere.

E' un ricordo che duole
ora che sei nel dolore
il tuo viso ieri angelico
ed ora aggrottato.

Potrei svegliarti
ma so che non è giusto
perchè soffrire è destino
ed ora è il tuo turno.

Una notte insonne
a sentire un gemito
a vedere che cerchi
un Dio che non preghi.

Finchè non ti svegli
e mi guardi impaurita
ed io inerme sorrido
del tuo male non vero.
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mare...

il 13/11/2005 alle 16:54