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Pubblicata il 14/09/2005
Sorgimi dentro, nuovo sadico sorriso,
apriti al muovere delle mie braccia,
come l’insipido mare di rancori che porto.
Fredda, il fuoco malato che mi lega
al corpo rovente della passione,
ammorbando ogni desiderio d’amore.
Dammi un nuovo motivo per piangere,
non lo vedo, non lo sento,
o sono troppo stanco per farlo.
Io, ho il coraggio delle mie idee,
ma non combatto per loro,
me lo impediscono la pigrizia e il tedio,
sono, la causa del male che è in me,
ma cerco, colpevoli altrove.
Sono il lascito di dolore morente di noia
dopo la notte passata bevendo,
e ancora non dormo, per paura.
Sono la pecora, che ruggisce coi deboli.
Sono il leone, che bela coi grandi.
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Sono parlole che sento molto mie...l'ispido mare dei rancori che porto, la pigrizia e il tedio causa del male,
cercare i colpevole del non agire altrove.....belli soprattutto gli ultimi versi...e il contrasto del ruggire della pecora e il belare del leone....
Hai espresso in parole ciò che molto spesso provo,
grazie.

il 09/12/2005 alle 07:43

grazie a te..

il 24/01/2007 alle 13:02