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Pubblicata il 29/08/2005
Vorrei essere una nuvola,
sciogliermi in fresca e sottile pioggia quando hai caldo,
farti ombra quando il sole t'abbaglia,
a lungo dall'alto ammirare il tuo viso delicato
e poi, volando nell'azzurro del cielo profondo,
dissolvere in uno sbuffo tutto il dolore per la tua mancanza.

Per Te, così gentile, così simpatica e tanto graziosa,
vorrei essere una nuvola e mille altre cose:
la terra che si stende piana ai tuoi piedi,
un raggio di sole che risplenda nei tuoi occhi d'ambra,
la brezza della sera che gioca tra i tuoi capelli,
un fazzoletto che ti asciughi le lacrime quando sei triste,
un morbido cuscino dove posare il capo quando sei stanca,
un caldo cappotto che ti ripari dal gelo,
un mattino di primavera che faccia sbocciare mille tuoi sorrisi,
una bacchetta magica che realizzi tutti i tuoi sogni di fanciulla
o uno scudo grande e forte che ti protegga da ogni male.

Eppure non sono nulla di tutto questo;
non ho arma alcuna per muovere l'assalto al tuo cuore,
conquistarlo e apporvi infine il rosso sigillo d'un tenero bacio,
né doni belli abbastanza da meritare la tua attenzione
o pregi che possano far volgere il tuo sguardo su di me.
Non ho altro da darti che la mia anima desolata,
un inutile e troppo misero dono per Te
che come un Angelo ti sei posata nel silenzio delle mie notti.
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