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Pubblicata il 17/08/2005
Eppure una giornata tranquilla
la sera andava portando via,
semai qualcuno di noi avrebbe
immaginato qualcosa,come in un sogno
oppresso dalla paura di penare
o veder penare.
Mai nessuno,prima del dì
assaporò quel silenzio caduto
se pur per compagnia falfa.
Fu proprio la vita a rovinare
il silenzio impetuoso di ognuno
che per la stessa è morboso,

quando l'amara morte
esplorò il suo corpo,
in quella notte
dove una madre,udì il cuore stremato per l'uomo
che pugnalato alle spalle dalla vita ''che essa stessa gli donò'',ora a lui privava di tutto
tranne che del dolore,pronto a morire.
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è strana la sensazione che mi dà. Mi sembra di vedere una persona che segue un tunnel nero fio a che non vede la luce. Un tunnel difficile da percorrere. Ha quasi il sapore di una formula magica. Bella.

il 19/08/2005 alle 14:19

grazie per il commento.by Gotti

il 19/08/2005 alle 19:56

Toccante testo..... lascia tanta meditazione e, tristezza

il 20/05/2019 alle 19:16