Eppure una giornata tranquilla
la sera andava portando via,
semai qualcuno di noi avrebbe
immaginato qualcosa,come in un sogno
oppresso dalla paura di penare
o veder penare.
Mai nessuno,prima del dì
assaporò quel silenzio caduto
se pur per compagnia falfa.
Fu proprio la vita a rovinare
il silenzio impetuoso di ognuno
che per la stessa è morboso,
lì
quando l'amara morte
esplorò il suo corpo,
in quella notte
dove una madre,udì il cuore stremato per l'uomo
che pugnalato alle spalle dalla vita ''che essa stessa gli donò'',ora a lui privava di tutto
tranne che del dolore,pronto a morire.