...scoperti nel nulla, una colonia
di muschio sopra uno scoglio.
Il mare gioca lontano e vischia
il plancton. Qui non spruzza.
Il sole asciuga, immobili,
chi bisbiglia che il maligno infittore
sia da godere?
Secchi, lanugine noiosa
cui rifugge il tatto,
ma certi, spianati nel tedio
in disperate dormiveglie.
Il senso futile dell’arrampicarsi,
gli uni addosso gli altri, e bersi
tutte le albe
scialba e si confonde.
Il sonno continua, sommerge
la gola. É il sogno della ragione.