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Pubblicata il 17/07/2005
Immersa in un mare di banalità
ammucchiate come vecchie sterpaglie
lancia un richiamo soffocato.
Un angolo di tempo dimenticato
ha ingiallito e segnato la sua pelle
seppellita nella fossa della memoria.

Hai quasi timore a sfiorarla
sapendo che tra quelle rughe
vi troverai tratti levigati e leggeri.
Ad occhi chiusi puoi sentire
la rotondità delle parole impresse
mille e mille volte rilette.
Le dita ti tremano incerte
frustate dal rosso fantino
che cavalca nel tuo petto.

Provi odio per le fiamme che la ingoiano
detesti la tua volontà d’incenerirla
l’inutile tentativo di cancellare
ciò che la mente non potrà mai fare.

Saby 2005
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Questa poesia, per altro bellissima, mi ricorda un testo che scrissi molto tempo fa per una persona che soffriva perchè la sua vita, ma prima di tutto la sua mente e i suoi pesieri, lo stavano abbandonando... forse l'ispirazione è diversa...ma grazie
Baci
MR

il 18/07/2005 alle 11:36

Grazie carissima amica. Spero si percepisca l'amicizia verso una persona in un momento no.
Un abbraccio
Cesare

il 18/07/2005 alle 16:46

L'ispirazione è simile a ciò che hai descritto nel commento ed è dedicata ad una persona amica.
Un abbraccio ringraziando
Cesare

il 18/07/2005 alle 16:47

è triste, cesare, ma insieme è dolcissima..sembrano le tue parole, accarezzare...
ciao
( accidenti al lunedì)
Lunetta

il 18/07/2005 alle 17:02

Grazie Lunè-lunedì, tu sai trovare sempre carezzevoli le mie parole. Mo mi abituo male.
Ciaoooo
Cesarorso

il 18/07/2005 alle 17:08