PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/07/2005
Nei giorni corsi spediti
non c'è sera:
subito è la notte d'inverno
ravvolta nelle sue spire.


Ma la corda scocca,
rinnova inconscia un mistero.
Desiderio, scuro desiderio!
Mesciti coi grignati scotti.


Cospargiti di orme e le ombre
chinano il viso, si impala
nel tono impietrito
mugghendo una forma…
e non ti aggancio
solo con leziosi senhal mentali.


Di vederti mi stanco.
Superfluo. Mi infatui se ti penso
per mezzo di una bolla d'acqua
quando il cerchio si allarga lento.


Inafferabile. Il pennello sporpora
la foga sfronda cimando in palpa.
Poco un giunco riesce a flettere
la gatta zampilla infantile.


No, annego, il vinile si inceppa.
Resta l'animo a bandiera
della memoria che affonda
se forza non ricorda
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