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Pubblicata il 16/07/2005
VACCA MATRIGNA


Lo scrollo era già martirio di bufera
ma le nubi non si erano chiuse,
restava nell’anello buio
un cerchio d’azzurro
al centro del cielo.
La bastarda! Un varco
per il raggio contorto del fulmine.
Vola rondine spaventata,
scappa sotto gli orizzonti.
Schiva le correnti, le ferze
dei marosi urlanti.
Lotta, annaspa nell’aria
e perdi la grazia.
I boati delle scariche elettriche
non si placano al primo schianto.
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