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Pubblicata il 13/07/2005
QUANDO LA GENTE SI
INCAZZA
D’occhio ferreo, d’ira affocato
non venire.
né tremulo, mimando commiati; non
farti sentire.
Stella di mare in fondo al secchio,
non più di questo; tu torni a chiedere,
che quieti, finalmente, l’orecchio.
Orpellosa sabbia e l’alga farò
vedere.
Ciò che so, io non lo voglio dire.
Perché, Essa: gracile cristallo, è;
dentro, esplodendo, agonia darà,
e dura, sarà lunga, a morire.
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davvero strana questa poesia. Sembra essere composta da pezzi staccati, parti non legate tra loro. Credo che sia assai complicata. A volte è così difficile esprimere i propri sentimenti che si buttano sulla carta le singole emozioni o quello che ce lo ricorda. Quando questo succede, allora.....abbiamo aperto davvero unoscorcio sulla nostra anima. Bella.

il 13/07/2005 alle 15:13

STRANA QUESTA POESIA. HAI UN FONDO DI GENIALITà MA A MIO PARERE ESAGERI UN PO CON LE METAFORE. E POI, LA COMUNICATIVA DEVE ESSERE PIù ESPLICATIVA...LA GENTE DEVE PUR CONDIVIDERE UN PENSIERO O UN'EMOZIONE. GIùGIù

il 13/07/2005 alle 21:34