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Pubblicata il 21/06/2001
Un'infanzia spezzata,
un'anima rubata,
sola in un angolo del mondo
a piangere lacrime silenti,
le sue mani ancora su di te,
il suo odore ancora nell'aria,
dentro l'angoscia del silenzio,
sul tuo corpo i segni della violenza
e lo sporco del mondo.
Bella come un fiore a primavera,
seduta in un angolo come una bambola
ormai inutilizzata.
Le ginocchia strette al petto,
la testa china su di esse,
crescerai con il ricordo di chi,
per egoismo,ti ha spezzato la vita.
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come è possibile che abbiamo scritto quasi le stesse parole per una storia simile?
Io non ho vissuto niente di simile è stato un momento in cui dovevo scrivere questo e basta.

il 23/06/2001 alle 03:12

BuonGiorno Fernando,abbiamo scritto quasi le stesse parole forse perchè la nostra immaginazione e la nostra sensibilità sull'argomento sono simili,io nemmeno ho mai vissuto nulla del genere fortunatamente ho solo immaginato le sensazioni e le emozioni.
Saluti
anima-nel-vento

il 24/06/2001 alle 12:23