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Pubblicata il 21/06/2005

Tu, anima dolente,
il viso scavato e sulle ossa poca carne,
ma lo sguardo si fa pian piano rapace,
le tue parole raccontano di voglie,
desideri voluttuosi e perversi.

Io, anima generosa,
vorrei guidarti nel castello dei sentimenti,
vorrei essere la fata che cercavi,
so essere la geisha che imponi,
la mia gioia è nelle tue mani.

Ora ci siamo noi, non so se sia un vero noi,
mi illudo forse,
ogni giorno aspetto questo noi,
di giorno sono certa che non c’è,
ma la notte è regina.

E li ci siamo davvero solo noi.
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