PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/06/2005
Mi rivedo ancora bambino,
aeroplano di campo,
adagiare leggero le mani,
far finta di volare.

Occhi smaniosi
dall'alto di una spalla,
due ruote di paura,
l'odore della pelle.

Conto i miei anni,
non è facile comunicare,
una pianta non cambia colore
cerca solo la luce del sole.

Eravamo individui sinceri,
assetati di pioggia d'amore,
mi ritrovo col culo per terra,
falso mito di libertà.

Voglio fuggire il mattino,
giardino di ipocrisia,
coltivare profonde emozioni,
ritrovare il bambino di ieri.

Busso ai miei giorni,
agili da invidiare,
una foglia se cade sincera
pesa meno di quanto è leggera.
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