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Pubblicata il 20/06/2005


Di questo sogno sei signore
mi hai vinta,
la mia resa me la senti addosso,
ma non ha odore di paura,
le tue mani cercano di me
e prendono
e sanno tutto,
impongono una legge,
l’unica che so rispettare,
le tue parole silenziose
mi hanno convinta ancora,
mi dico che è solo pelle
ma è la tua pelle,
odore conosciuto,
calore noto.
In questo sogno ogni attimo
é furto d’anima
ed io, la tua vittima,
non so perché ma sono prigioniera
solo che da questo nero anfratto
non vorrei scappare mai.
Ridi d’un riso strano,
ridono anche gli occhi,
dici di essere ostaggio,
dici che mi ami…
però adesso è giorno,
fine del sogno.
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