Le tue mani
Potessi darti pace,appagarti,
potessi convincerti ad amare,
non me, inteso, sarebbe troppo,
amare e basta, vivere anche.
Sei marmo, acciaio a volte,
sfuggi il contatto, ti neghi,
eppure le tue mani sono calde,
vi corre un’energia arcana.
Potessero i miei baci convincerti,
la mia tenerezza senza scopo,
gesti di un amore spontaneo,
donazioni senza contropartita.
Ho girato mille volte la clessidra,
nella fiducia cieca del miracolo,
ancora oggi studio ogni tuo gesto,
indago ogni tua espressione.
Forse hai ragione tu a non indulgere,
forse hai ragione a non mollare mai,
tutto il mio soffrire nulla porta,
tu non sei mio ed io non sono tua.
Ma le tue mani, le tue mani calde,
ancora oggi sono la mia medicina.