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Pubblicata il 17/06/2005

Sono il frammento di questa vita
Che vaga in completa solitudine
Cercando l’abisso ove trovare la
Quiete alla salda stanchezza.
Il sole imprime i suoi raggi
Nelle cornici della mia anima
Abitata dal silenzio delle notti…
Concedo ogni respiro perduto
Nel vento del tempo
Nelle corse ad aggrappare sogni,
desideri d’amore,
freno l’istinto peccatore e assassino,
mi lascio cadere sul letto del peccato
aspettando un fatuo perdono da
rincorrere e stringere,per non morire.
Compongo il mosaico dei ricordi…
Nulla ha voce, né suono da protendere
All’infinito verso la passione
Sublime ed assoluta.
Odo i sospiri del cuore,
quelli ladri, che ruberebbero le stelle dell’immenso
cielo cospargendoli nei deserti…
anche in quelli troverei te,
Angelo dei miei anni.
Ora in folle supplica,
invoco il dolore che deve osare segnare il
passaggio sulle mie carni,
ridurle a lembi stregati,
per poi farmi odorare la tristezza dell’arresa.
Ora, come non mai il respiro si spegne,
l’anima incorona le sue preghiere
e io cerco il tuo spirito che si lascia
all’abbandono credendo questo mistero perduto.

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