PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/05/2005
Se guardo gli occhi tuoi
dolente spettro
sovvengono i ricordi
vagamente, e tremolano incerti
deformati e schivi
quali luci avvolte di languore
all'alba e che fuggono al sole.
Agonia di una notte insonne
anche tu mi lasci languida di forze
non ti temo e già in altri
momenti giocato e chiacchierato
abbiamo assai, ma l'avevo
scordato davvero quel frammento
confidando nell'oblìo del tempo,
Tu non scordi mai.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Mi è davvero piaciuta questa tua descrizione della malinconia.
In quell'agonia di una notte insonne rivedo attimi già vissuti e mi rispecchio nei tuoi bei versi.

Complimenti, Angela

il 04/05/2005 alle 19:05

No caro Lambert, é dolceamara (il mio gusto preferito) e non fa male davvero perchè é solo un ricordo. Grazie per il tuo bel commento, un abbraccio da Sapphire.

il 05/05/2005 alle 09:25

E questa è proprio la funzione più alta della poesia, essere uno specchio magico che rifletta la vita di ognuno. Carissima Angela, mi hai molto gratificata con il tuo graditissimo commento, grazie.
Un abbraccio da Sapphire

il 05/05/2005 alle 09:30

Bello il titolo, come la partitura tutta della tua poesia, una minuscola "nota" battuta veloce, fugace come fantasma, a indicare un tempo rimpianto...
Un caro saluto
Axel

il 05/05/2005 alle 16:19

E solo un musicista può capire senza esitazione qual'è il ritmo che sta dietro tutte le cose, anche le più banali. Grazie Axel, il tuo è un commento particolarmente gradito.
Un saluto anche a te
Sapphire

il 06/05/2005 alle 13:32