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Utente eliminato
Pubblicata il 25/04/2005


Mio padre è vecchio
non sa che fare
del tempo che rimane.

Mio padre è stanco
la vita lo sfiora
gli passa accanto,
ma non fa più male.

Il passato lo avvolge
gli fa compagnia
parla dal silenzio
della sua buia stanza.

Il capo spesso chino
su vecchie immagini
che lo ritraggono bambino amato
poi soldato di un esercito meschino.

Pensa ai suoi verdi anni persi, sconfitti,
sprecati da una cosmica follia
che non è riuscita a portarlo via.

Pensa alle donne che ha amato
alle sere sgangherate
con gli amici di pallone, di bevute
di scherzi vitelloni.

Pensa alla morte che si è presa
ormai tutta la vita che conosceva.

Guardo il suo profilo ,
le spalle curve e il passo strascicato
mi intenerisco
alla vista del suo capo da passero spennato
vecchio e ancor bambino.

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bellissima interpretazione d'affetto e di osservazioni
per un padre ..vecchio ma ancor..bambino!
brava(?) cioa
roberto

il 25/04/2005 alle 23:03

Struggente, davvero, non priva di una tenerezza che si vieta di essere piena accettazione e accoglimento della vecchiaia paterna. Sento che se fai un passo verso di lui scoppi a piangere, anche tu ...

il 26/04/2005 alle 12:03

sono fantastici versi...

il 26/04/2005 alle 19:07

bella e poetica poesia, pregnante di sentimento per il proprio genitore che intenerisce il cor...Bravo Kriss, quando sei in sua compagnia leggi questa poesia che gli hai dedicato...ne sarà felice!..e fagli sentire tutto il tuo affetto.
Un caro ed affettuoso saluto da Dory

il 05/05/2005 alle 16:54