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Pubblicata il 19/04/2005
Sogno e realtà.


Di tutte l’ore che sommano l’oblio
una l’ho vissuta in doppio.

Io non so se per ogni cosa c’è
un termine o un’ultima speranza.
Io solo so che dietro al sonno
piangono le stelle e meraviglia
porta il mattino tra le ciglia.

Quando al tramonto sorge gialla la luna
ed ogni cosa ripete il silenzio
parmi udire per le vie del cielo
il sempiterno balbettio degli astri
e spazio e tempo e il nostro nome
svaniscono in valore e identità.

In questo smemorare della coscienza
sovviene tuttavia fioca luce
e nella cava oscura immensità
io scorgo in movenze uguali
i ritmi di sogno e realtà.

Mia vita è una corda di chitarra.
Piena di tutta la sua nota suona
finché il tumulto crescente dell’assenza
non la rende con un colpo d’ala
sorda.

Non conosco altro finale.
Sognare è liquefarsi nel mare
eterno fanciullo sereno
turbolento e crudele
come un assassino.

Non muore tuttavia il sogno.
Per vivere ci vale.
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