Incipit:
HO PARLATO A LUNGO CON LE MANI:
SULLA TASTIERA, SULLE GUANCE DEI BAMBINI, SUL CORPO DELL’AMATO
Non son mai riuscito a far sufficiente silenzio
scorrendo con le dita sul tuo crinale
ho sentito fremere la pelle
mi son fermato attendendo che smettesse di crescere
e lì ho riposato
appoggiandomi al canto impazzito del tuo cuore
Non son mai riuscito a far sufficiente silenzio
una corsa non è mai abbastanza
e le scarpe, mai troppo fruste per un ultimo calcio
e solo prima del mattino, quando il tuo respiro è calmo
scivolo con la mano sulla tua guancia
rossa di sole e di vento
Non son mai riuscito a far sufficiente silenzio
battendo aritmicamente i tasti
in un costante graffiare di inchiostro virtuale
pagine spoglie sbocciano come a primavera
e componendo senza musica
ho continuato ad urlare senza voce ferire
Non son mai riuscito a far sufficiente silenzio
perché sempre le mie mani
hanno intonato qualcosa di nuovo
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Componimento nato altrove ispirandosi forzatamente all'incipit
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