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Pubblicata il 28/02/2005
Vendimi un'anima per quattro spiccioli
per farne carne pasto delle fauci
schiuse del tempo, del buio che soffia
vento di ignoto dietro le colline.

Vorrei gettarla ai piedi di una donna,
uomo, come il riflesso di una goccia
al primo sole tremulo di marzo
sul nero cingerle degli stivali

il passo fiero, l'eco delle ostili
cadenze scritte sul selciato, a fendere
l'ultimo specchio di ghiaccio, lo stridulo
crudo incrinarsi di un mio sogno inutile.

Ora che tace nel mio cuore il vuoto
perpetuarsi dell'assenza, ho fame
del male oscuro e chiaro dei pensieri
in folla e in fuga, ansanti di dolore.
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per una lira
io vendo tutti
i sogni miei

il 28/02/2005 alle 15:06

bella...ma che tristezza infinita c'è nascosta, pardon palesata nei tuoi versi

il 16/03/2005 alle 10:54

...Ora che tace nel mio cuore il vuoto/perpetuarsi
dell'assenza,ho fame/ del male oscuro e chiaro dei pensieri/in folla e in fuga,ansanti di dolore
Che direcaro Fill. sei trementemente interessante!...Con simpatia! Dory-
Meriti il massimo *****.

il 23/06/2005 alle 17:39