PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/02/2005
Metropoli sfrangiata.
Al di sopra delle onde
e dentro il filo,
refrain che odo cadenzato
e fiuto con narici molli.
Era il tempo della fuga
dici
era il tempo in cui piegare
il peso della lontananza
gonfiava il desiderio.
E mentre levigavi le scabrosità della tua mente
sopra il profumo d’ebano di quel tavolino,
un dolce alito di thé fumante
stanava il profilo di un sogno.
Fiori dappertutto
e sodità da sfogliare.
Membra di velluto
e spine di seta,
non le hai tolte
denudate dal loro involucro,
perché spoglie erano già le tue mani
lacerate da patimenti lunari.
Abbracci dirompenti e labbra tremule
al varco indefinito della delizia.
Sete.
Sete.
Sete di quella saliva audace rappresa dentro
eppur celata
per incidere a fuoco
ogni baleno di quella fugacità
in una notte confusamente fosca.
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Ho letto il messaggio e mi sono subito precipitata a vedere di scovare la tue poesie..la prima che leggo è questa..e come dirti la mia gioia mentre vado avanti nella lettura?? sono ammaliata, strabiliata, contenta come una bambina con il giocattolo tanto a lungo desiderato..bellissima poesia, estremamente musicale, ricchissima di immagini particolari, originali, che arricchiscono i pensieri..non sono rimasta delusa, e d'altronde mi chiedo come avrei potuto..bravissimo e bacio,
strange

il 28/02/2005 alle 17:15