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Pubblicata il 17/02/2005
Al galoppo di cuori alati,
sogni miei incantati solcan l'infinito.
Corron verso il fuoco dell'Amore,
corron ad alimentarlo coi lor desideri
Quel fuoco che il Dio fanciullo con le sue frecce,
ingenuamente ha appiccato.

Mie cari destrieri, custodi dei sentimenti
attraversate veloci i mari della gelosia
senza lascarvi incantare dalle ulissiache sirene.
Fidatevi di quell'istinto che spinge gli intrepidi
ad avventurarsi nelle regioni del dolce oblio.

Giungete da colei che il tempo mio ha fermato
giungete da colei che la luce del sol ha rubato
per rimetterla a noi dal blu dei suoi occhi.
Occhi così belli da far invidia ad Afrodite
Quegli occhi così belli che il cuor mio han rapito.

Lasaciatevi poi cullar dal sorriso suo lucente
dal quale nasce l'aurora, dal quale il buio si spegne
Ora e mai più liberate gli orgogli,
che incatenan la voglia di giocar col destino
cantate il mio Amore e Vi prego rischiate.

Se poi l'ancestrale musica che andrete a suonare
dalla musa mia dolce non verrà gradita
tornate a me, miei fidi destrieri
che nel profondo del mare
seppelliremo i pensieri...
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mah...prossimo ...che dite....!il tuo è un inno di magnifici contenuti......

il 17/02/2005 alle 07:51

Molte grazie Freccia per la Tua Visita, a me molto gradita...
A presto..

Saluti
Fra

il 17/02/2005 alle 14:56