Mai sei più bella di quando mi illumini
d'odio verde e di rabbia, quasi a cingere
l'eternità del disegno celeste
dell'orbita, la stessa, del tuo viso
e del mio piccolo mondo a circuire
da lungi il sole, arsa luce di donna,
nudo d'amore e paura; e mi spogli
con uno sguardo, o un pensiero, di istanti.
Tutto di te è magia se mi disprezzi,
tutto è calore di fiamma se taci
e mille cose mi dice l'immobile
tempra dura di un no, l'aspro spezzarsi
e assurgere alla forma del sublime
di ogni tua forma equilibrio, di linee
gioco crudele, tratto dei tuoi tratti
fratto, e ritratto dei miei sogni vani.