...curioso, Michele, come certi particolari impressionino la mente.
C'era una lunga crepa sul soffitto della sala operatoria dove di lì a minuti mi avrebbero tolto l'appendice. Aspettavo d'addormentarmi e il ricordo di quella crepa nel solaio......
Più di trent'anni fa.
Ciao
L.
interessante in alcune significanti immagini che veramente colpiscono.
Un buon leggere malinconico!
;-)
M'
Leggo di una analogia con momenti di vita e di una crepa costitutiva dell'essere.
Molto bella.
Un caro abbraccio
Er
........che conosce ore e giorni
scivolati via senza aver lasciato tracce
semplicemente come l'acqua
che scende assurda,
ossessiva,
dal rubinetto eternamente gocciolante....
e quella crepa che non accenna a chiudersi perchè quell'eterno gocciolio la tiene continuamente bagnata.....
Un affettuoso saluto...GABRIELA.
Sto scrivendo note difensive su un muro crollato e non posso non commentare... Bergmaniana l'immagine del rubinetto, che mi ricorda anche questi fantasmi di eduardo... vabbè mi hai fatto pensare a tante cose, quindi o sono rimbambito io o come è più probabile, dopo una serie di commenti un pò acidini, mi tocca dirti che mi è piaciuta.
Umberto
quella crepa
puo essere di dolore
e puo attraversare
da parte a parte
il cuore...
quella crepa
puo essere a levante
e ti spalanca
l'astro del sole sorgente...
ed è il sole che vedo gocciolare dal tuo rubinetto musicale! :-)) Luna
Non te lo dico che è bella e nemmeno che mi è piaciuta, ridurrebbe troppo la splendida emozione che mi trasmetti nei versi e nelle immagini piene di atmosfera che con essi sai definire... Mi sembra sempre d'essere in ognuna delle tue poesie e questo è poesia!
Un abbraccio affettuoso
Ema
A volte certe situazioni restano impresse per sempre, indelebili nella nostra mente. Quella crepa ti ricorderà, per sempre, l'ospedale e l'operazione.
Grazie per il bel commento che mi hai scritto.
Un salutone.
Michele
Immagini che ormai sono parte di noi, del nostro essere, tanto da essere ormai abituati alla loro presenza...
Un bellissimo e gratificante commento, quello che mi hai scritto. Grazie infinite a te e un bacione.
Michele
malinconia di un vivere quotidiano che sopravvive sempre uguale a se stesso... grazie per il bel commento che mi hai scritto.
Un salutone a te.
Michele
Una crepa esistenzialista, dentro alla quale spesso vediamo scivolare le nostre ambizioni e le nostre speranze.
bellissimo e intelligehte commento, quello che mi hi scritto: grazie infinite.
Un salutone a te.
Michele
E forse, il continuo sgocciolio oltre che bagnata, la tiene continuamente viva... grazie per il bellissimo commento che hai voluto scrivermi.
Un abbraccio.
Michele
Commenti acidini da parte tua, sinceramente non ne ricordo, ma se anche ci fossero stati è perfettamente normale: so benissimo di essere tutto fuori che un grande poeta e anzi io stesso rimango stupito del favore con cui su questo sito vengono accolti i miei versi; quindi non c'è nulla di strano se qualcuno non ama ciò che scrivo.
In ogni caso ti ringrazio per questo commento, estremamente colto, con cui hai benevolmente accolto i miei versi.
Un saluto a te.
Michele
Ed è la tua splendida anima di grande poetessa a farti scrivere un commento come questo, davanti al quale non posso che inchinarmi e ringraziarti con un bacio.
Miguel-hidalgo-de-la-luna
Un'atmosfera casalinga, un interno di vita quotidiana composto con gli elementi che abbiamo sempre davanti agli occhi e che spesso non notiamo.
Grazie per il commento splendido con cui hai voluto onorare i miei versi.
Un abbraccio a te.
Michele
E' vero: la chirurgia non può fare nulla, solo correggere esteticamente eventuali sbavature. La cura, forse, dobbiamo trovarla dentro di noi.
Grazie per il commento e per l'attenzione che hai riservato ai miei versi.
Un salutone a te.
Michele
scusa l'equivoco mi riferivo ad altri poeti che ho commentato oggi prima di te. No non mi pare proprio che con te il ph si sia inacidito...
Ciao Umberto
Come sono sempre suggestive le analogie che provengono da situazioni semplici, che abbiamo sott'occhio tutti i giorni ma che nascondono immagini che vanno al di là di ciò che si vede... proprio oggi, senza aver letto il tuo bellissimo testo, ripensando alle crepe sul muro di una stanza di un lager ho rivisto 6 milioni di bocche pronte a pronunciar flebili parole...
Un abbraccio carissimo
MR
Come sono sempre suggestive le analogie che provengono da situazioni semplici, che abbiamo sott'occhio tutti i giorni ma che nascondono immagini che vanno al di là di ciò che si vede... proprio oggi, senza aver letto il tuo bellissimo testo, ripensando alle crepe sul muro di una stanza di un lager ho rivisto 6 milioni di bocche pronte a pronunciar flebili parole...
Un abbraccio carissimo
MR
Una crepa nel muro come una delle tante cicatrici mai chiuse del tutto che ci portiamo dentro e che continuano a stillare i nostri più amari umori come quel "rubinetto eternamente gocciolante".
Ben trovato, Michele!
G.
Molto meno drammatico delle terribili immagini a cui fai riferimento, la mia crepa sul muro è piuttosto una smorfia esistenziale, qualcosa che si proietta dall'esterno all'interno in una sorta di " spleen " baudelairiano, senza naturalmente pretendere di arrivare ai vertici sommi del maestro!
Un bellissimo e meditato commento, il tuo, di cui ti ringrazio infinitamente.
Un caro abbraccio a te.
Michele
Si, cicatrici che spurgano ancora, in qualche modo, materia viva e pulsante.
E' un grandissimo piacere, per me, avere letto il tuo commento e averti ritrovato sul sito.
Grazie davvero e un salutone a te.
Michele