...E la bici l'hai venduta un anno fa
ora corri sopra l'argine di un fiume
gialloviolaverdemareblu
mille amici immaginari
e una capanna di lamiera
sotto l'albero di fichi
a pensare che gli adulti
sono alieni che hanno invaso la tua terra.
E gli zingari ti passano di lato
con la loro cantilena
e ti guardano in cagnesco
mentre tu stai fermo immobile
perche t'hanno già insegnato
"Se ti muovi sei spacciato!".
E pensando occhi bassi
pensi a un libro il cui nome non ricordi
pensi triste
come nuvola che copre il sole
pensi ancora a quella frase
che per te è una carezza
"Se vuoi essere una foglia
presto lo diventerai".
Poi arrivano i tuoi amici
come un'arcobaleno
e distogli la tua mente
da un futuro che non vedi
e un passato che non c'è
e sorridi faccia sporca,
della terra che calpesti,
e continui la tua corsa
sotto un cielo che ti guarda compiaciuto
ma sa già che finirà
la tua corsa sopra l'argine del fiume
che nasconde la città
grigia crosta società
come fauce sempre pronta a masticare
chi,sa già,da quell'argine cadrà...

il sole alto,un raggio t'attraversa lo sguardo
il cuore pulsa come quello di un criceto
mentre ridendo respiri, gioioso affanno
come un presagio
improvviso assaggio
in un flash vedi tutto mutare...
il cielo ha le rughe
il sole occhio che piange - limone spremuto...
poi ritorna tutto a brillare di nuovo
e continui a ridere e a correre
su quell'argine di fiume
che protegge la foresta dove vivi
la capanna di lamiera
sotto l'albero di fichi...



(l'argine del fiume che in realtà è un torrente,ancora resiste,ma la città in metastasi ha invaso quella foresta intorno al fiume l'ha trasformata in strade-bretelle di collegamento autostradale)