Mi chiedo se ho il diritto alla speranza,
se ci sarà un domani tra gli ancora
mille e mille domani che non muoia
del suo nascere spoglia, e frutto acerbo.
Che bello il tempo che passa, dilava
il cielo e il cuore dalle nubi grigie
di quei momenti che non sono nulla
di contro a qualche eternità bugiarda.
Pure, poco mi resta che non sia
profumo e voglia di donne sognate
e appese al tempo che passa, di lava
fuoco e calore, e neve aspra dei vinti.