A voi, che osservate un sole, senza ringraziarlo mai….
A voi, che non vi date tregua nello spazio di un ora
e che non sapete l’importanza che ha un minuto….
A voi, che camminate a braccetto con la vostra indifferenza…
A voi, che seduti davanti al mare, non ricordate di esserne figli…
A voi, uomini e donne che cambiate letto come si cambia una carta a poker….
A voi, che contate danaro in avide mani, senza farne uso per una carezza…
A voi, che il destino ha dato tanto credendo che tutto sia dovuto…
A voi, che dimenticate un amore per un’infatuazione
e vi infatuate dell’amore dimenticando come si ama…
A voi, che vi specchiate in vetri di boria e che anelate all’apparenza,
credendo che gli occhi siano vostri servi…
A voi, che bestemmiate un Dio per i vostri bisogni,
e lo rinnegate per un bene mancato..
A voi, coralli del mare, sommersi da metri cubi di qualunquismo…
A voi, giudici di vite altrui, che non sapete volare più alto del vostro giudizio….
A voi, umanità di spada, capaci di infilzare la noia che nasce da un nobile silenzio…
A voi, ansiosi abitanti delle metropoli, che incrociandovi su un marciapiede,
non ricordate di essere fratelli, e vi ignorate a colpi di superbia…
A voi, cloni di un clone, sosia di un sosia, specula di una specula,
fotocopia di una copia e copia di un racconto già scritto…
A voi, che vi sposate per un sogno e divorziate per un vezzo…
A voi, che nonostante il mare, il vento, l’odore di un fiore,
vi ostinate a confondere la meraviglia col possesso…
A voi, che mi reputerete triste per quel che scrivo
non riuscendo a comprendere un’unica volta nella vita
che la tristezza è un odore e la felicità è saper legare quell’odore alla propria pelle….