PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/02/2002







ricordo Barcellona
una Parigi falsata
lurida e violenta
con le palme e la sangria.
ricordo la merda a fianco
del marmo bianco,
due strade ricche
e mille distrutte,
mille turisti incantati
e solo due infilavano
moneta nella
cassa dell’artista,
Ricordo le guglie
di Gaudì e le
due faccie della
sua chiesa incompiuta,
Ricordo un uomo
col suo sgabello
e la sua chitarra
la sua cassa
vuota di monete
e toccava le corde
come fossero seta
e aveva occhi tristi
come i suoni che
gemeva in silenzio,
ricordo un pezzente
italiano che scoprì
con rabbia quanto
non conta essere
compatrioti parlando
di soldi da
mendicare,
Ricordo quanto non capii
Mirò e quanto mi
sforzai per non capirlo,
quanto non mi convinceva
e come ne uscii triste,
ricordo i cartelli
in rilievo,
le luci sicure
e le strade che mi
spaventarono,
e quanto mi stupii
di quel fatto,
ricordo che mi dispiaceva
non avere più tempo e
molta meno gente
attorno
solo per capire o
anche intuire il nocciolo
di Barcellona.
Ricordo che mi ripromisi
di apprezzare le
sensazioni senza
che la mente
interferisse;
questa è una
via di mezzo:
niente fronzoli,
niente epiteti.





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