PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/10/2004
Nacqui in Sicilia un dì
ma non amai mia madre
pensai che mia zia mi partorì
e come lei di cognome decisi di farmi chiamare.
Fui ladro in gioventù,
falsai biglietti a Palermo
ma non lo feci più

L’incontro con un santone
dell’occulto e della magia
mi fece aprire il portone
dell’alchimia.
Mi portò a Roma
due volte,
a Londra, Parigi molto prima.

Fui imprigionato a Venezia
da ove scappai,
non riuscii dal Castel dell’Angelo ove iniziò
la mia prigionia infinita.
Morii in una prigione su un litorale
in una cittadina della Magna Grecia,
dalla quale era impossibile scappare.

Molti ancor visitano quel luogo
con molte speranze e ingenuità
portando fiori e altro per far giogo
sui miei poteri e sulla mia facoltà.
Il mio corpo fu spostato
e buttato in una fossa
e non in una casa alla parete murato.
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il grande Nero Cagliostro forse meritava più alchimia nei tuoi versi..
ciao
Luna

il 27/10/2004 alle 15:01

Sbaglio o San Leo non è nella Magna Graecia...

il 27/10/2004 alle 16:36

Scusami se non ho realizzato un lavoro migliore ladylunaa ma riprendere a scrivere in versi dopo quasi 5 mesi d'astinenza è difficile. Sono molto arruginito, e diffatti si è visto nell'opera (se di opera si può parlare)
grazie cmq del commento
a presto
Gaucho

il 27/10/2004 alle 17:47

Ops.. hai ragione! non so perchè ero convinto che era al sud mentre si trova in Romagna. Prendiamola come una licenza poetica... :)
Grazie nemoprofeta della segnalazione e a presto
Guacho

il 27/10/2004 alle 17:51