La notte prevale sul calante Sole
che i verdi monti accolgono,
come nel grembo della madre,
tra gli ultimi raggi di un rosso candore
che si innalzano verso lo oscuro
chiarore delle stelle, come ad implorare
il perdono divino.

La notte innalza barriere di nubi
per coprire lo splendore di un giorno
di festa che termina,
con il sopraggiungere della lugubre e
oscura nebbia che regna sovrana,
dissolvendo le risate di festa
in un tetro e pauroso silenzio.

Ora le strade di argentea
nebbia sono travolte e il cocente
Sole è solo una triste illusione.

Tra le oscure vie, un ombra si muove,
vaga in cerca di vittime sole
per rubare in loro il calore del Sole.