PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/10/2004
a guardare gli uragani,
una ruota girare all’incontrario,
i treni fermi a oziare sui binari
seduti su una comoda poltrona.

Si resta qui,

tra oggetti inanimati e indifferenti
disassociati ormai dal divenire
d’un altro giorno che sara’ diverso
solo per chi lo vive in prima linea.

Si resta qui,

nel guscio di una squallida conchiglia
fieri d’un egoismo che e’ sovrano
che regna dentro al corpo e nella mente
e che oggi forse,
non ha piu’ nulla di umano.

Si resta qui,

a contare il trascorrere del tempo
volto sicuramente all’imbrunire,
in lenta attesa di una lunga notte:

si resta qui,

…e restando, e’ un po’ morire.


Firenze 5/10/2004

Federi’

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